CIPPO DEI FRATELLI BIANCHI GIUSEPPE E VIRGINIO

A sinistra: Bianchi Giuseppe. A destra: Bianchi Virginio.

 

I fratelli Bianchi Giuseppe (Falco), e Bianchi Virginio (Vedo),  figli di Carlo e Foroni Agata, braccianti agricoli, furono  fucilati  il 17-03-1945 in località tra Fabbrico e Budrione oggi segnalata da un cippo (via Valle), ad opera di formazioni nazifasciste.  

 

“Il 17 marzo 1945, due squadre volanti di sappisti (partigiani) di Reggiolo e Brugneto fecero saltare, presso Palidano di Gonzaga, due depositi tedeschi di mine anticarro. Tre squadre della I^ zona SAP si portarono a Cantonazzo, ove truppe fasciste e tedesche in rastrellamento avevano ucciso due contadini intenti al lavoro . Le squadre presero contatto coi rastrellatori, che nel frattempo erano stati impegnati anche da una squadra di sappisti modenesi. I nemici si sganciarono prontamente, dopo aver riportato le perdite di tre morti e vari feriti. Nel corso delle operazioni di rastrellamento operate nel modenese, vengono fucilati i sappisti della 77.a Brigata i fratelli Giuseppe e Virginio Bianchi di Rio Saliceto”

 

(Da Storia popolare di Rio Saliceto di Alfredo Gianolio, 1980;  G.Franzini, Storia della Resistenza reggiana, pag.590)

Cippo dei fratelli Bianchi, via Lunga
Cippo dei fratelli Bianchi, via Lunga