CIPPO DELLA RIGHETTA

 

Ricorda la strage del 15/04/45, compiuta dalla Brigata Nera verso i partigiani del Distaccamento "Aldo" di Rolo.

 

Dal cippo:

 

Uniti nella lotta come nel sacrificio supremo, per il trionfo della giustizia e della libertà, vennero barbaramente trucidati, il 15 aprile 1945:

 

Predieri Nicola (Zorro) di anni 24

Tasselli Antonio (Lauri) di anni 25

Monzini Alfredo (Carnera) di anni 21

Mironenco Nikolai

Cipolli Norino (Gim) di anni 23

Velardi Francesco (Bobi) di anni 28

Mihailow Ivan

Bonaretti Quirino, civile, di anni 67.

 

"Nemici non erano soltanto i nazifascisti, ma ancor più odiose le spie prezzolate.

E per una spiata nel Comune di Fabbrico, in zona Righetta, una notte venne circondata una grande casa di latitanza da milizie della Repubblica Sociale di Salò. Nella stalla vi erano sette partigiani. L’esperienza, il coraggio e soprattutto le battaglie, le grandi battaglie di Gonzaga e Fabbrico, ci confermano ancora oggi la certezza che se avessero combattuto… ma gridavano i bambini, ancor più urlavano con pazzo furore le madri che stringendo i loro bimbi presagivano una terribile rappresaglia.

I sette partigiani dopo aver avuto rassicurazione da parte dei brigatisti neri che a tutta la famiglia non avrebbero usato violenza, giustificando l’ingresso in quella stalla con la minaccia delle armi, si arresero.

Nessun poeta, nessun scrittore ma solo un riverente silenzio, può raccontare tanto eroismo. Sublime gratitudine a quella famiglia che tante volte li aveva ospitati e rifocillati. Quale dono! Contro il muro di quella stalla furono torturati e crivellati di colpi. Con quella bieca vendetta tentarono di spegnere la loro voce che sorgeva sempre più alta e ammonitrice per ricordare e coprire di vergogna gli assassini."

 

 (Agostino Nasi, Una scelta difficile, 1995)

 

Una scheda completa dell'Eccidio della Righetta su Atlante delle stragi nazifasciste

Cippo dell'Eccidio, località Righetta
Cippo dell'Eccidio, località Righetta